Inaugurate ad Abano Terme le fontane del dono
“Donare, semplice come bere l’acqua”. È lo slogan della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Avis di Abano Terme e da Admo Padova in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. L’inaugurazione si è tenuta lunedì 30 agosto 2021 al Parco San Lorenzo alla presenza del Sindaco Federico Barbierato, dei rappresentanti delle associazioni e di don Stefano Gui, vicario del Duomo di San Lorenzo, nella veste di testimonial, scelto in quanto donatore di sangue e proprio dallo scorso novembre anche di midollo osseo.
La campagna consiste in cartelli promozionali posizionati di fianco alle fontane dell’acqua in dieci parchi cittadini: San Lorenzo, San Giuseppe, San Daniele, Don Bosco, Parco Urbano, Chico Mendez, Rocca Pendice, Villa Bembiana, Feriole e Giarre. Avvicinandosi alle fontane per bere verrà naturale notare il cartello che contiene lo slogan e un codice QR che permette di accedere ad una pagina internet dedicata: www.avisabano.it/donare-semplice-come-bere-lacqua/
L’acqua come elemento essenziale alla vita viene associata al sangue e al midollo osseo. Per questo quando le vicissitudini portano alcune persone ad averne bisogno è necessario che ci siano donatori che se ne facciano carico. Nella pagina internet si trovano i contatti di Avis e Admo per approfondire le tematiche dei diversi tipi di donazioni.
“Il messaggio che si vuole lasciare – spiega il presidente Avis Antonio Fasolato – è che la donazione di sangue, ma anche quella del midollo e delle cellule staminali emopoietiche, è un gesto semplice e poco invasivo, che chiunque può compiere. Per donare il sangue bastano 15 minuti, per un massimo di 4 volte all’anno. Si ha poi il vantaggio di essere sempre controllati sul proprio stato di salute”.
Aggiunge Paola Baiguera, presidente di Admo: “esistono alcuni pregiudizi che frenano i ragazzi dall’avvicinarsi alla donazione di midollo. Occorre sapere che negli ultimi anni la modalità più utilizzata per raccogliere le cellule staminali necessarie per essere trapiantate consiste in un prelievo del sangue in aferesi, ossia il sangue viene prelevato, centrifugato trattenendo le componenti che interessano e poi viene reimmesso in circolazione. Questa procedura prende qualche ora ma è priva di controindicazioni per il donatore”.
È importante – dice don Stefano Gui – dare ai giovani il messaggio che la donazione è un gesto che dovrebbe entrare nel quotidiano delle persone. Dicono che i donatori sono eroi, io invece penso che sia la cosa più normale che ci possa essere. Basta così poco per cambiare la vita di una persona”.
L’iniziativa, fortemente voluta dalle associazioni, viene inserita nella cornice di Abano Terme Città del Dono, progetto di sensibilizzazione a cui il Comune ha aderito nel 2018 e che oggi si converte anche nel progetto regionale Admo Veneto Anci Veneto “Un dono in comune” https://www.admoveneto.it/un-dono-in-com